Strategia italiana di emergenza per combattere l'avvelenamento illegale e minimizzare il suo impatto su orso, lupo ed altre specie
Beneficiario coordinatore: Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Beneficiario associato: Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri - CUFA (ex Corpo Forestale dello Stato)
Aree di progetto: Italia centro-meridionale (regioni Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria); azioni specifiche nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Durata: 5 anni (1 giugno 2014 – 31 maggio 2019)
Budget: 2.414.270 €
Contributo UE: 1.265.077 €
Il progetto LIFE PLUTO contempla numerose misure sinergiche finalizzate a contrastare l'uso del veleno, una pratica illegale e barbara che causa, ogni anno, la morte di centinaia di animali sia selvatici che domestici.
Fulcro principale del progetto LIFE PLUTO è l’impiego, su gran parte del territorio italiano, di Nuclei Cinofili Antiveleno.
Il progetto prevede, infatti, l’attivazione di sei Nuclei Cinofili Antiveleno da parte del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, ciascuno dei quali composto da un conduttore e da due cani, che opereranno in tutta l’Italia centrale e meridionale coprendo complessivamente 11 regioni.
In Abruzzo e regioni limitrofe i sei NCA di PLUTO saranno affiancati dai primi due NCA attivati in Italia, nel 2010, dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nell’ambito del progetto LIFE ANTIDOTO e gestiti dall’Ente Parco e dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri.
I Nuclei svolgeranno ispezioni periodiche nelle aree più a rischio ed ispezioni di urgenza nel caso di segnalazione di carcasse o bocconi avvelenati allo scopo di bonificare il territorio da eventuale altro materiale avvelenato, prevenendo così ulteriori decessi, e recuperare elementi utili per le indagini.
Il progetto prevede, altresì, la specializzazione del personale degli NCA del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri nella gestione dei casi di avvelenamento. Specifici corsi saranno poi destinati ad altri soggetti coinvolti nella problematica (veterinari, ASL, altri corpi di polizia ecc.) per favorirne la sensibilizzazione e stimolarne la collaborazione alle attività degli NCA.
Il numero unico di emergenza 112 fungerà da punto di riferimento per la segnalazione dei casi di avvelenamento da parte dei cittadini, favorendo l’emersione del reato, e potrà attivare l'intervento tempestivo degli NCA.
L’operatività degli NCA verrà ampiamente pubblicizzata, amplificandone il ruolo deterrente e sensibilizzando la popolazione sull’argomento.
Nel Parco Gran Sasso-Laga verranno portate avanti specifiche attività di sensibilizzazione della popolazione. Azione cardine del progetto sarà la creazione di una stazione di alimentazione per rapaci che sarà rifornita con la collaborazione delle aziende zootecniche locali. Tale attività potrà supportare varie specie di rapaci necrofagi e favorirà la mitigazione di eventuali conflitti tra zootecnia e grandi carnivori che potrebbero altrimenti innescare l’uso del veleno.